I CAMPI SCUOLA PER FAMIGLIE
In altra parte del foglio di collegamento sono riportate una serie d'informazioni
relative ai prossimi campi scuola estivi, una esperienza che si sta rivelando fondamentale
per la crescita delle coppie e dei gruppi famiglia.
Per questo motivo la scheda di documentazione di questo numero è dedicata ai campi
scuola, con un'introduzione ricavata da un articolo di Anna e Guido Lazzarini e seguita da
una serie di considerazioni pratiche preparate dal gruppo permanente di collegamento,
durante l'incontro di Valla (TV) del 28-29 settembre 1991.
PERCHÉ I CAMPI SCUOLA
È essenziale, nella vita di ognuno, trovare qualche ora nel
"quotidiano" o qualche giorno, magari nelle ferie estive, per "riprendere
fiato", per ripensare a quanto si sta vivendo e, nello stesso tempo, cercare
orizzonti più ampi che meglio rispondano al desiderio di "Vita piena" che
alberga in ciascuno di noi.
Partendo da questa esigenza sono nati i corsi di esercizi spirituali e i campi scuola per
ragazzi e giovani e anche i campi per le famiglie, un po' in ritardo rispetto ai primi,
come sempre accade quando non tutto è facile e "sperimentato".
È facile entusiasmare dei giovani con campi che rispondano alla doppia esigenza di svago
e apprendimento, più difficile farlo con le famiglie perché richiede un coinvolgimento
da "adulti" e quindi poco basato sull'entusiasmo con un ulteriore ostacolo
rappresentato dalle diverse età delle coppie e dei loro figli.
Il campo è quindi un momento in cui, facendo leva sul bisogno profondo di crescita, di
apertura, di rinnovamento che alberga in molti, si riscopre l'unità tra fede e vita, si
sperimenta concretamente la fraternità e la comunione che rimangono come modelli di
riferimento per i "giorni feriali".
Anche per gli adulti è facile che, col ritorno alla vita di tutti i giorni, presi da
tanti affanni, l'unità tra fede e vita si rompa di nuovo, la fede torni ad essere
staccata dalla vita normale e cresca la sensazione che vivere il quotidiano da credenti
sia molto difficile, quasi impossibile.
L'esperienza maturata al campo non può perciò rimanere un momento isolato ma deve essere
inserita in un cammino che si fa in gruppo, insieme ad altre coppie, ad altre famiglie.
L'IMPORTANZA DEL GRUPPO
Solo continuando ad incontrarsi periodicamente all'interno di un gruppo che
condivide gli stessi valori e le stesse problematiche è infatti possibile concretizzare
l'intuizione di fraternità e comunione e far sì che non vada dispersa.
Ma è ugualmente importante che il gruppo si dia un percorso di fede, classificabile come
"catechesi per adulti" e continui a vivere i momenti di annuncio, di revisione
di vita, di lectio divina, di scambio e di amicizia cosi come appreso nel campo scuola.
I contenuti della catechesi devono partire dalla concretezza della vita di coppia per
aiutarle a realizzare il progetto di Dio, che è un progetto di santità, evitando, da un
lato, di cadere in disquisizioni intellettualistiche e, dall'altro, di preoccuparsi solo
di fornire un servizio nella Chiesa.
I momenti di formazione devono quindi servire per costruire dei veri cristiani, non degli
eruditi, che si aprano al servizio nella comunità coscienti delle ragioni profonde che
spingono il cristiano ad essere testimone del Cristo.
Illustrata brevemente l'importanza dei campi scuola e la necessità che le coppie che li
frequentano siano o possano inserirsi in un gruppo per continuare, durante l'anno,
l'esperienza maturata, passiamo a considerare alcuni aspetti organizzativi.
I DIVERSI TIPI DI CAMPO
Per prima cosa i campi vanno organizzati in funzione del cammino percorso dalle
coppie nell'ambito dei diversi gruppi famiglia: possiamo così avere campi base, campi per
animatori e campi di approfondimento.
I campi base sono destinati a coppie che sono alla loro prima esperienza, per esempio che
hanno frequentato il primo anno della scuola di formazione.
Questi campi possono anche essere rivolti ad interi gruppi famiglia, ma di recente
costituzione, o a famiglie di una sola parrocchia; in ogni caso è sempre auspicabile la
presenza di almeno 2 o 3 famiglie esterne per permettere il confronto con realtà e
tematiche diverse.
I campi per animatori sono destinati a quelle coppie già inserite da tempo nei gruppi
famiglia che desiderano approfondire la loro preparazione per poter assumere la conduzione
di un gruppo; anche in questo caso è bene che le coppie partecipanti provengano da zone e
anche da diocesi diverse.
I campi di approfondimento sono destinati a quelle coppie che sono responsabili di gruppi
famiglia o che si occupano della pastorale familiare e svolgono un servizio specifico in
questo settore, come per esempio i corsi di preparazione al matrimonio o la catechesi
legata al sacramento del battesimo.
Il collegamento nazionale rivolge a tutte le parrocchie, zone o diocesi che intendono
organizzare campi scuola, l'invito a farne avere notizia alla redazione del foglio di
collegamento in modo che possano essere convenientemente pubblicizzate.
COME ORGANIZZARE UN CAMPO
L'organizzazione di un campo scuola prevede aspetti tecnici e metodologici.
L'aspetto tecnico più importante è legato alla gestione del campo: ci si può infatti
appoggiare a strutture e servizi esistenti, demandando cosi ad altri tutti i problemi
logistici, oppure si affittano i locali e tutti i servizi sono gestiti in proprio
(autogestione).
Nel primo caso la quota di partecipazione può essere assimilabile a quella di una casa
per vacanze, nel secondo può essere molto più ridotta ma viene richiesto agli
organizzatori un impegno molto più gravoso.
In questo caso infatti, oltre a doversi preoccupare di:
- reperire le baby-sitter e gli animatori per i ragazzi;
- individuare coppie di riferimento per la conduzione dei gruppi di lavoro degli adulti,
il coordinamento degli animatori e l'animazione delle serate;
è necessario:
- reperire le cuoche e il personale di cucina;
- individuare i fornitori per l'approvvigionamento delle derrate alimentari;
- coinvolgere tutte le coppie partecipanti nei servizi.
In entrambi i casi è importante curare i momenti di "ringraziamento" per tutti
i servizi gratuiti che vengono svolti nel campo.
Gli aspetti metodologici riguardano:
- la definizione del tema da trattare durante il campo;
- la scelta di una coppia animatrice, possibilmente di un'altra diocesi, che curi
l'annuncio; per i campi di approfondimento può essere utile ricorrere ad un esperto che
sia competente sul tema prescelto;
- la presenza di un sacerdote che affianchi la coppia animatrice che cura l'annuncio o
l'esperto, nel caso questi non sia un religioso;
- l'individuazione di una coppia che sia responsabile dei momenti liturgici o
paraliturgici nel corso del campo come i canti, la recita delle lodi, le celebrazioni
penitenziali, ecc.
Inoltre è importante tradurre il tema proposto agli adulti in un percorso parallelo
adatto ai bambini che possa essere svolto dalle baby-sitter e dagli animatori con l'aiuto
di una o più coppie di riferimento.
Tutte le coppie che frequentano il campo devono essere infine coinvolte con un piccolo
impegno, in cucina, a tavola, liturgico o paraliturgico, in modo da far crescere in ognuno
lo spirito di servizio e la consapevolezza di una sua piena compatibilita con un cammino
di formazione.
Confidiamo che queste brevi note possano essere di aiuto a quanti si preparano ad organizzare un campo estivo e ai molti che, ci auguriamo, pensano di parteciparvi.