COMUNICATO STAMPA
IL COLLEGAMENTO DEI GRUPPI FAMIGLIA
Questo è il documento che è stato inviato ad alcune testate giornalistiche come Famiglia Cristiana, l'Avvenire, La Voce del Popolo ecc. per far conoscere ad un maggior numero di persone il Collegamento dei Gruppi Famiglia.
La famiglia vive, nella società attuale, una situazione di disagio. Spesso non viene
considerata come unità, ma solo come somma di singoli. Da questa mentalità non sono
esenti le famiglie credenti, che pur percepiscono la necessità di essere riconosciute in
una diversa dimensione che dia ragione della comunione concretamente vissuta e serva di
sostegno affinché tutte le famiglie si riconoscano come cellule vive.
Proprio per aiutarsi reciprocamente nella riscoperta del significato concreto della
vocazione della famiglia cristiana nella vita normale, alcune famiglie hanno iniziato a
trovarsi per confrontare la propria vita col Vangelo e con le esigenze della comunità.
Sono nati così i gruppi famiglia parrocchiali in cui, normalmente, è coinvolto anche il
parroco: le esperienze sono le più varie, ma in tutte si è concretizzata un'opportunità
di crescita di Fede, si è sperimentato il reciproco sostegno, per gli adulti, ed una
specie di momento intermedio, per i figli adolescenti, tra l'educazione cristiana ricevuta
in famiglia e l'impatto con la società neopagana in cui si trovano a vivere.
Ormai i gruppi famiglia sono presenti in quasi tutte le Parrocchie di ogni Diocesi. Si
pone allora una esigenza ulteriore: ogni gruppo che vive isolato o chiuso in se stesso,
muore... ha bisogno di essere collegato non solo con altri gruppi della Diocesi, ma anche
con altri, provenienti da situazioni diverse: la ricchezza che il collegamento offre serve
a rivedere il proprio cammino, ad essere rinfrancati e confermati, ad aprire gli orizzonti
sulla Chiesa universale.
In questi sei - sette anni di vita del Collegamento interdiocesano dei gruppi famiglia,
abbiamo avuto molte occasioni per verificarne la validità: le scuole (intese come cammini
formativi per coppie che desiderano avviare gruppi famiglia, indipendentemente dalla
preparazione remota o dai precedenti "impegni" o "latitanze" nella
comunità cristiana); i campi estivi; i momenti forti di spirituali (esercizi, Taizè,
Assisi, ecc.); il "Foglio di collegamento"; i due incontri annuali ( di
programmazione e di verifica) della segreteria composta da coppie e Sacerdoti di tante
Diocesi, per programmare sussidi su temi di interesse comune e graduati secondo le
esigenze dei destinatari; giornate di studio ecc. hanno rivelato la loro efficacia non in
termini efficientistici o trionfalistici di chi dice: "che bello essere in
tanti", ma a livello di diffusione a macchia d'olio di una esperienza che aiuta a
crescere nella Fede da adulti, in coppia e come famiglia.
Questo è indispensabile, soprattutto se si tiene presente che la stragrande maggioranza
dei praticanti riceve, come sostegno di vita, solo le omelie domenicali che, per quanto
ben fatte, non sono alimento sufficiente per conoscere e tradurre nella vita quotidiana il
progetto di Dio sulla famiglia e la vocazione alla santità di ogni membro.
Mariarosa e Franco Fauda
Coppia responsabile collegamento nazionale dei Gruppi Famiglia