Rileggere, dopo ventanni, la "Familiaris Consortio"
I TEMPI DELLA PASTORALE FAMILIARE
Un invito ad attuare con decisione la pastorale per la famiglia
Lanno appena trascorso ha visto molte diocesi organizzare convegni dedicati al
ventennale dellesortazione apostolica di Giovanni Paolo II "Familiaris
Consortio".
Le celebrazioni sono culminate nellincontro del Papa con le famiglie in p.za S.
Pietro il 20 ottobre u.s.
Ma, di là dalle celebrazioni, conosciamo questo documento? Labbiamo letto, fatto
nostro, attuato nella nostra famiglia e nelle nostre comunità?
Ci permettiamo quindi di proporvene alcuni passi, che come Gruppi Famiglia ci toccano più
da vicino, confidando che facciano nascere in voi il desiderio di rileggere lintero
documento e, perché no, di usarne alcuni passaggi per lAnnuncio allinterno
dei gruppi.
Alla luce della fede e in virtù della speranza, anche la famiglia cristiana partecipa,
in comunione con la Chiesa, all'esperienza del pellegrinaggio terreno verso la piena
rivelazione e realizzazione del Regno di Dio.
Perciò è da sottolineare una volta di più l'urgenza dell'intervento pastorale della
Chiesa a sostegno della famiglia. Bisogna fare ogni sforzo perché la pastorale della
famiglia si affermi e si sviluppi, dedicandosi a un settore veramente prioritario, con la
certezza che l'evangelizzazione, in futuro, dipende in gran parte dalla Chiesa domestica.
La sollecitudine pastorale della Chiesa non si limiterà soltanto alle famiglie cristiane
più vicine, ma, allargando i propri orizzonti sulla misura del Cuore di Cristo, si
mostrerà ancor più viva per l'insieme delle famiglie in genere, e per quelle, in
particolare, che si trovano in situazioni difficili o irregolari. Per tutte la Chiesa
avrà una parola di verità, di bontà, di comprensione, di speranza, di viva
partecipazione alle loro difficoltà a volte drammatiche. (
)
LA PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
Più che mai necessaria ai nostri giorni è la preparazione dei giovani al
matrimonio e alla vita familiare. (
) I mutamenti sopravvenuti in seno a quasi tutte
le società moderne esigono che non solo la famiglia, ma anche la società e la Chiesa
siano impegnate nello sforzo di preparare adeguatamente i giovani alle responsabilità del
loro domani. Molti fenomeni negativi che oggi si lamentano nella vita familiare derivano
dal fatto che, nelle nuove situazioni, i giovani non solo perdono di vista la giusta
gerarchia dei valori, ma, non possedendo più criteri sicuri di comportamento, non sanno
come affrontare e risolvere le nuove difficoltà. L'esperienza però insegna che i giovani
ben preparati alla vita familiare, in genere riescono meglio degli altri.
Ciò vale ancor più per il matrimonio cristiano, il cui influsso si estende sulla
santità di tanti uomini e donne. Per questo la Chiesa deve promuovere migliori e più
intensi programmi di preparazione al matrimonio, per eliminare, il più possibile, le
difficoltà in cui si dibattono tante coppie e ancor più per favorire positivamente il
sorgere e il maturare dei matrimoni riusciti.
La preparazione al matrimonio va vista e attuata come un processo graduale e continuo.
Essa, infatti, comporta tre principali momenti: una preparazione remota, una prossima e
una immediata.
LA PREPARAZIONE REMOTA
La preparazione remota ha inizio fin dall'infanzia, in quella saggia
pedagogia familiare, orientata a condurre i fanciulli a scoprire se stessi come esseri
dotati di una ricca e complessa psicologia e di una personalità particolare con le
proprie forze e debolezze. È il periodo in cui va istillata la stima per ogni autentico
valore umano, sia nei rapporti interpersonali, sia in quelli sociali, con quel che ciò
significa per la formazione del carattere, per il dominio ed il retto uso delle proprie
inclinazioni, per il modo di considerare e incontrare le persone dell'altro sesso, e così
via. È richiesta, inoltre, specialmente per i cristiani, una solida formazione spirituale
e catechetica, che sappia mostrare nel matrimonio una vera vocazione e missione, senza
escludere la possibilità del dono totale di sé a Dio nella vocazione alla vita
sacerdotale o religiosa.
LA PREPARAZIONE PROSSIMA
Su questa base in seguito si imposterà, a largo respiro, la preparazione
prossima, la quale - dall'età opportuna e con adeguata catechesi, come in un cammino
catecumenale - comporta una più specifica preparazione ai sacramenti, quasi una loro
riscoperta. (
) La formazione religiosa dei giovani dovrà essere integrata, al
momento conveniente e secondo le varie esigenze concrete, da una preparazione alla vita a
due che, presentando il matrimonio come un rapporto interpersonale dell'uomo e della donna
da svilupparsi continuamente, stimoli ad approfondire i problemi della sessualità
coniugale e della paternità responsabile, con le conoscenze medico-biologiche essenziali
che vi sono connesse, ed avvii alla familiarità con retti metodi di educazione dei figli,
favorendo l'acquisizione degli elementi di base per un'ordinata conduzione della famiglia
(lavoro stabile, sufficiente disponibilità finanziaria, saggia amministrazione, nozioni
di economia domestica ecc.).
Infine non si dovrà tralasciare la preparazione all'apostolato familiare, alla
fraternità e collaborazione con le altre famiglie, all'inserimento attivo in gruppi,
associazioni, movimenti e iniziative che hanno per finalità il bene umano e cristiano
della famiglia.
LA PREPARAZIONE IMMEDIATA
La preparazione immediata a celebrare il sacramento del matrimonio deve
aver luogo negli ultimi mesi e settimane che precedono le nozze quasi a dare un nuovo
significato, nuovo contenuto e forma nuova al cosiddetto esame prematrimoniale richiesto
dal diritto canonico. Sempre necessaria in ogni caso, tale preparazione si impone con
maggior urgenza per quei fidanzati che ancora presentassero carenze e difficoltà nella
dottrina e nella pratica cristiana.
Tra gli elementi da comunicare in questo cammino di fede, analogo al catecumenato, ci deve
essere anche una conoscenza approfondita del mistero di Cristo e della Chiesa, dei
significati di grazia e di responsabilità del matrimonio cristiano nonché la
preparazione a prendere parte attiva e consapevole ai riti della liturgia nuziale.
Alle diverse fasi della preparazione al matrimonio che abbiamo descritto solo a
grandi linee indicative devono sentirsi impegnate la famiglia cristiana e tutta la
comunità ecclesiale. (
)
LA PASTORALE POST-MATRIMONIALE
La cura pastorale della famiglia regolarmente costituita significa, in concreto,
l'impegno di tutte le componenti della comunità ecclesiale locale nell'aiutare la coppia
a scoprire e a vivere la sua nuova vocazione e missione. (
)
Ciò vale soprattutto per le giovani famiglie, le quali, trovandosi in un contesto di
nuovi valori e di nuove responsabilità, sono più esposte, specialmente nei primi anni di
matrimonio, ad eventuali difficoltà, come quelle create dall'adattamento alla vita in
comune o dalla nascita di figli. I giovani coniugi sappiano accogliere cordialmente e
valorizzare intelligentemente l'aiuto discreto, delicato e generoso di altre coppie, che
già da tempo vanno facendo l'esperienza del matrimonio e della famiglia. Così in seno
alla comunità ecclesiale - grande famiglia formata da famiglie cristiane - si attuerà un
mutuo scambio di presenza e di aiuto fra tutte le famiglie, ciascuna mettendo a servizio
delle altre la propria esperienza umana, come pure i doni di fede e di grazia. (
) In
tal modo le giovani famiglie non si limiteranno solo a ricevere, ma a loro volta, così
aiutate, diverranno fonte di arricchimento per le altre famiglie, già da tempo
costituite, con la loro testimonianza di vita e il loro contributo fattivo.
Nell'azione pastorale verso le giovani famiglie, poi, la Chiesa dovrà riservare una
specifica attenzione per educarle a vivere responsabilmente l'amore coniugale in rapporto
alle sue esigenze di comunione e di servizio alla vita, come pure a conciliare l'intimità
della vita di casa con la comune e generosa opera per edificare la Chiesa e la società
umana. Quando, con l'avvento dei figli, la coppia diventa in senso pieno e specifico una
famiglia, la Chiesa sarà ancora vicina ai genitori perché accolgano i loro figli e li
amino come dono ricevuto dal Signore della vita, assumendo con gioia la fatica di servirli
nella loro crescita umana e cristiana.
I brani sono tratti dai num. 65, 66, e 69 del documento pontificio.
Il testo completo della "Familiaris Consortio" è reperibile presso tutte le
librerie cattoliche.
La lettura può essere integrata con spunti e approfondimenti tratti dal documento CEI
"Direttorio di pastorale familiare per la chiesa in Italia", 1993.