IL MESSAGGIO PER LA QUARESIMA
Il Papa: "Privo di fede l'universo è un sepolcro senza futuro"
"Privo della luce della
fede l'universo intero finisce rinchiuso dentro un sepolcro senza futuro, senza
speranza". Lo scrive Benedetto XVI nel messaggio per la Quaresima, presentato oggi in
Vaticano. "La fede nella risurrezione dei morti e la speranza della vita eterna -
spiega - aprono il nostro sguardo al senso ultimo della nostra esistenza: Dio ha creato
l'uomo per la risurrezione e per la vita, e questa verità dona la dimensione autentica e
definitiva alla storia degli uomini, alla loro esistenza personale e al loro vivere
sociale, alla cultura, alla politica, all'economia".
"Il nostro immergerci nella morte e risurrezione di Cristo attraverso il Sacramento
del Battesimo, ci spinge ogni giorno - continua Papa Ratzinger - a liberare il nostro
cuore dal peso delle cose materiali, da un legame egoistico con la 'terra', che ci
impoverisce e ci impedisce di essere disponibili e aperti a Dio e al prossimo".
Per il Pontefice, "attraverso le pratiche tradizionali del digiuno, dell'elemosina e
della preghiera, espressioni dell'impegno di conversione, la Quaresima educa a vivere in
modo sempre più radicale l'amore di Cristo".
In particolare, "il digiuno, che può avere diverse motivazioni, acquista per il
cristiano un significato profondamente religioso: rendendo più povera la nostra mensa
impariamo a superare l'egoismo per vivere nella logica del dono e dell'amore; sopportando
la privazione di qualche cosa - e non solo di superfluo - impariamo a distogliere lo
sguardo dal nostro 'io', per scoprire Qualcuno accanto a noi e riconoscere Dio nei volti
di tanti nostri fratelli.
Per il cristiano - dunque - il digiuno non ha nulla di intimistico, ma apre maggiormente a
Dio e alle necessità degli uomini, e fa sì che l'amore per Dio sia anche amore per il
prossimo".
"Il diavolo è all'opera e non si stanca, neppure oggi, di tentare l'uomo che vuole
avvicinarsi al Signore" scrive Papa Ratzinger, soffermandosi sul Vangelo che sarà
letto domenica 13 marzo. "Il combattimento vittorioso contro le tentazioni, che dà
inizio alla missione di Gesù è un invito a prendere consapevolezza della propria
fragilità per accogliere la Grazia che libera dal peccato e infonde nuova forza in
Cristo, via, verità e vita". È un deciso richiamo a ricordare come la fede
cristiana implichi, sull'esempio di Gesù e in unione con Lui, una lotta "contro i
dominatori di questo mondo tenebroso". Dall'eterna lotta contro il demonio, infatti,
"Cristo ne esce vittorioso, per aprire anche il nostro cuore alla speranza e guidarci
a vincere le seduzioni del male".
Tratto da: AVVENIRE del 23 2 2011