"Spezzavano il pane nelle loro case"

Dei primi cristiani si racconta così. La loro casa era una "piccola chiesa domestica", dove si radunavano per celebrare l'Eucaristia nel Giorno del Signore. La mensa diventava la tavola dove si rinnovava il sacrificio della Pasqua, che chiamavano "lo spezzare del pane", il gesto stesso di Gesù nell'Ultima cena; dopo aver celebrato l'Eucaristia, la stessa mensa accoglieva anche il cibo che condividevano tra loro come fratelli e ne mandavano ai poveri della comunità in segno di comunione.
Oggi, l'Eucaristia la celebriamo nelle nostre belle chiese, ma non dobbiamo dimenticare che la Chiesa vive la Pasqua del Signore anche nella nostra famiglia quando ci amiamo, sappiamo dialogare, accoglierci e perdonarci, quando riusciamo a porre dei segni semplici ma profondi di fede tra le pareti domestiche. Provate, insieme con i vostri figli, a celebrare l'ingresso nel giorno del Signore il sabato sera, pregando tenendovi per mano. leggendo il Vangelo della domenica, scambiandovi la pace. So di famiglie che aprono la loro casa alle famiglie vicine, alle persone del condominio, e scoprono insieme la luce che viene dalla Parola di Dio condivisa; si prega per chi sta male, ci si aiuta in qualche bisogno, si è meno soli a portare i pesi dell'esistenza. Così il fare Eucaristia la domenica in Chiesa non è una parentesi che si apre e "si chiude, ma il fiorire di un dono di amore intessuto di quotidianità. Ritroviamo nella Messa in parrocchia la nostra vita di famiglia e nella vita di casa sperimentiamo lo stesso dono d'amore ricevuto nel corpo e sangue del Signore. Ogni domenica diventa così una nuova Pasqua e rinnova la gioia dell'incontro con il Signore risorto e dell'amore che ci unisce e ci fa una cosa sola con Lui e tra noi.
Cesare Vescovo, Padre e amico
Torino, 24 aprile 2011